Raramente la nostra associazione ha assunto una posizione politica. Quando siamo stati costretti a farlo, lo abbiamo fatto nel senso più alto possibile, difendendo gli ultimi, gli sfruttati, cercando di comprendere le ragioni di chi non la pensava come noi. Poi abbiamo scoperto questo “abominio”, questo mercato di esseri umani in stato di necessità, questa compravendita di madri e bambini, cataloghi e pedigree, questa merda vestita da business, da consulenza aziendale, questi criminali travestiti da professionisti, sospesi tra la necessità materiale di una donna e un desiderio che vuole spingersi oltre i confini della natura. Allora non ce l’abbiamo più fatta e ci piacerebbe aprire un confronto con tutti, per analizzare le ragioni di questo mostruoso egoismo che conduce gli esseri umani sull’orlo di una catastrofe morale inimmaginabile.
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In un mondo che si illude di poter parlare e decidere d’ogni cosa, ci piace rammentare l’insegnamento di Ludwig Wittgenstein: “Su ciò di cui non si può parlare è bene tacere”.