“Il Signore vi guarda” sono le ultime parole di Dana Petrović, visibilmente sconvolta, mentre le stanno sottraendo il frutto di due anni di lavoro.
Dana non ha Procure, Tribunali o Polizia a cui rivolgersi; sono proprio gli uomini che secondo le diplomazie europee dovrebbero aiutarla a costruire il futuro, che la stanno distruggendo la Cantina di famiglia, l’azienda, i sacrifici fatti e il lavoro quotidiano.
Sono immagini terribili che parlano di una violenza arrogante e senza misericordia, sono cronache di un giorno come tanti in una enclave serba di Kosovo e Metohija.