In memoria del prof. Paolucci

È venuto a mancare all’affetto dei propri cari e di chiunque abbia avuto il privilegio di incontrarlo, Antonio Paolucci, storico dell’arte, umanista, gentiluomo.

Laureato in storia dell'arte nel 1964, iniziò la sua carriera al Ministero della Pubblica Istruzione, interessandosi sin da subito al mondo delle Soprintendenze. 

Ha ricoperto il ruolo di Soprintendente prima a Venezia, poi a Verona, a Mantova e infine a Firenze, dove fu Soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure, per poi passare alla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici ed essere nominato anche Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana.

Dal 2004 fu socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei.

Fu Ministro per i beni culturali, guidando il restauro della Basilica di San Francesco in Assisi dopo il terremoto.

Nel 2007 fu nominato da Papa Benedetto XVI direttore dei Musei Vaticani.

Lo ricordiamo in questa veste, per una magnifica visita guidata che ebbe il piacere di offrire a Vladika Teodosije e Padre Sava nelle stanze più recondite dei Musei.

Grande amico del Monastero di Dečani, uomo sempre sensibile ai temi della cultura e della divulgazione, non possiamo non ricordarlo nella lotta alla turistizzazione selvaggia: “Ai primi del ‘900 agli Uffizi di Firenze, entravano trentamila persone all’anno. Oggi ne entrano un milione e mezzo. Ebbene io sono convinto che il numero di persone che escono dagli Uffizi avendoci capito qualcosa sia rimasto lo stesso”.

Amava ricordare come l’Italia fosse stata sino al ‘300 una provincia bizantina e come il Medioevo fosse stato uno splendore, ben altro che “secoli bui”.

Possa il Signore onnipotente perdonargli ogni peccato, lieve gli sia la terra, eterna la memoria.