Il Giovedì Santo è trascorso in una atmosfera toccante, la chiesa immersa nel crepuscolo, la lettura dei dodici passi dei Vangeli che raccontano la Passione di Cristo, ha dato inizio alla settimana conclusiva dei riti pasquali che culminerà con la celebrazione della Resurrezione di Gesù.
La comunità monastica di Visoki Dečani, in questi tempi di tragedia che spazia dall’indifferenza verso chi soffre alla guerra, si stringe nel solco della Tradizione ortodossa ai propri rituali di preghiera, augurando a tutti gli uomini di buona volontà il dono più grande, la consapevolezza di sé stessi e la conseguente libertà.
Di particolare intensità, la quindicesima antifona cantata da Padre Sava, Igumeno del Monastero nell’antico stile bizantino.
Per i più interessati eccone il testo in traduzione:
Oggi è appeso al legno Colui che ha sospeso la terra sulle acque
È cinto di una corona di spine il Re degli Angeli,
di una falsa porpora è rivestito Colui che avvolge il cielo di nubi,
è schiaffeggiato colui che ha liberato Adamo nel Giordano.
È confitto con chiodi lo Sposo della Chiesa;
è trafitto di lancia il figlio della Vergine.
Adoriamo i tuoi patimenti, o Cristo.
Mostraci la Tua gloriosa Resurrezione