Settembre segna l’inizio di tante nuove cose, progetti nel segno della continuità. Dopo la terribile pausa, che ha visto il mondo fermarsi a causa della pandemia, Docs for KiM si riaffaccia nelle strade di Kosovo e Metohija.
Il progetto di solidarietà sanitaria, che vede protagonisti l’Università Statale di Milano, l’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi e la OBM onlus, oltre che la nostra associazione, si impegnerà in una nuova missione sul territorio. “Desideriamo effettuare un numero importante di visite nelle enclavi di Kosovo e Metohija – così ci racconta il responsabile della missione, dott. Dario Dilillo – abbiamo costituito una equipe medica in grado di intercettare le più disparate esigenze della popolazione sofferente di questo territorio; utilizzeremo tutti gli strumenti in nostro possesso per individuare ed affrontare le patologie pediatriche che incontreremo. Avremo come nostro compagno di viaggio il camper Savoiardo, appositamente allestito per consentire delle visite pediatriche approfondite. Ci recheremo in tre enclavi, Pasjane, Gornie Kusce e Ranilug, allestendo una tenda di triage e dando il maggior aiuto possibile ai piccoli pazienti”.
“È l’ennesima dimostrazione del grande affetto costruito in questi anni con i medici italiani – dichiara il Vescovo incaricato Ilarion – queste persone, oltre ad essere professionisti capaci, hanno dimostrato nel corso degli anni uno straordinario attaccamento al nostro popolo, ai nostri bisogni, ai nostri monasteri”.
La missione Savoiardo 2.0 si inquadra nel progetto più ampio di Docs for KiM, che ha curato e continuerà a curare i bambini sofferenti di Kosovo e Metohija. Le prestazioni mediche sono assolutamente gratuite e consentono di migliorare realmente le condizioni di vita di tanti bambini, restituendoli agli affetti delle loro famiglie.
Dal giorno 13 al giorno 17 settembre il camper Savoiardo, con il proprio equipaggio di medici, si inerpicherà per le strade più scoscese, testimoniando che nulla può essere più curativo di un gesto umano.