Con il taglio rituale della quercia, Badnjak, si sono aperte le celebrazioni della vigilia del Santo Natale al monastero di Visoki Dečani.
La simbologia affonda le radici nei tempi più antichi, nel bisogno dell’uomo di rinnovare un patto con la natura ed includere la natura nel disegno perfetto della creazione di Dio.
Alle prime luci dell’alba, ci si reca in montagna, nel bosco, a cercare la quercia, che in serata fornirà la legna ove cucinare il pasto della notte dei pastori, la notte della Vigilia.
Il rito rinnova il patto tra l'uomo e il Sacro, lo stupore della creatura per l'impareggiabile bellezza del creato, la consapevolezza di farne parte.
Questa tradizione secolare, quest’anno è stata funestata da un terribile episodio di violenza nei boschi dell’enclave serba di Strpce.
Due giovani, Miloš e Stefan Stojanović, di 11 e 21 anni, che stavano cercando il loro badnjak, sono stati assaliti a colpi di rivoltella esplosi da un’auto pirata.
Grazie al cielo i due giovani si sono salvati, riportando delle ferite alle spalle e alle mani. È stata una violenza inaudita, frutto del clima di odio che sta montando in Kosovo e Metohija.