Benvenuta Duuscia

Siamo assolutamente sicuri, che il web rappresenti oggi, uno strumento d’informazione formidabile. Ma è anche vero che alle volte si sente il desiderio di lasciare “sulla carta”, delle sensazioni, esperienze, immagini, che ci permettano di accarezzarle con cura. Con questa “mission” è nata Duuscia Edizioni, la casa editrice della nostra Associazione.
Cercare di stampare libri che rappresentino il nostro lavoro in Kosovo e Metohija è l’obiettivo che ci siamo prefissi.
A condividere quest’avventura, abbiamo coinvolto la nostra amica e socia, Alessandra Acconci, chiedendole di assumere la direzione editoriale della neonata casa editrice.
Alessandra è una storica dell'arte che vive e lavora a Roma. Si interessa principalmente di storia dell'arte medievale collaborando con riviste scientifiche; in passato si è occupata di divulgazione culturale pubblicando articoli di interesse storico artistico e archeologico sulle pagine del mensile "Archeo" e sul quotidiano l'Avvenire. Ha preso parte a numerose campagne di scavo in Giordania per conto dello Studium Biblicum di Gerusalemme, a ricognizioni e prospezioni in Israele e in Caria. Recentemente ha preso parte all'edizione dei quattro volumi dedicati al Medioevo della "Storia della Civiltà europea" a cura di Umberto Eco, pubblicata dalla casa editrice Encyclomedia Publisher.

In una breve intervista, le ragioni e gli obiettivi di Duuscia Edizioni

Amici di Decani: Alessandra, per rompere il ghiaccio, partiamo proprio del nome, perché Duuscia e cosa significa?

Alessandra Acconci: Duuscia è la traslitterazione di una formidabile parola della lingua serba, forse la più bella e musicale, che vuol dire anima. Probabilmente la scrittura italiana corretta sarebbe Duscia, ma abbiamo voluto inserire la doppia “u”, proprio per cercare di rendere al lettore italiano, la melodia dolcissima che i serbi cantano, pronunciando la parola. E poi Duuscia come un sussurro, come l’anima necessaria a realizzare ciò che si ama.

AdD: Quali sono gli obiettivi di Duuscia Edizioni?

AA: Pubblicare da quattro a sei volumi l’anno, cercando di rendere fruibile al lettore italiano, ma anche a quello serbo, l’atmosfera che si respira in Kosovo e Metohija. Quest’anno inizieremo con “Molto Mi Piace – Gastronomia serba in terra di Kosovo” di Silvia Battistini, un reportage appassionato sulle formidabili pietanze che si possono gustare in Kosmet, con una prefazione di sublime bellezza letteraria, del nostro Presidente Paolo Rumiz.

Proseguiremo poi con un libro fotografico sull’esperienza del workshop della scorsa estate a Velika Hoca, curato dalla scrittrice e fotografa Monika Bulaj e poi ancora due testi per fine anno, uno sulla storia recente di Kosmet e l’altro sulla rinascita "miracolosa" di un’opera d’arte medievale. I progetti sono tanti e abbiamo molte opportunità dalle quali trarre ispirazione: le fotografie meravigliose di Giovanni Cocco, le conferenze di Massimo Cacciari, le suggestioni di Paolo Rumiz, Valentino Pace e Salvatore Settis. Siamo certi che il lavoro non mancherà.

AdD: Alessandra, la tua vita professionale è molto densa, cosa ti ha portato ad accettare la proposta di occuparti di Duuscia?

AA: Un obiettivo che corrisponde alla scommessa di realizzare per un vasto pubblico materiale culturale apprezzabile secondo diversi gradi di approfondimento: una proposta orientata a far convergere passioni culturali, strategie comunicative e impegno sociale. 

AdD: Come si potranno acquistare i libri che Duuscia Edizioni pubblicherà?

AA: Duuscia è una casa editrice con personalità giuridica riconosciuta in Italia, Serbia e Kosovo. I nostri libri saranno disponibili sui principali rivenditori di e-commerce, Ibs, Amazon etc, così come nelle librerie Feltrinelli, oltre che, ovviamente, nel nostro sito. Ogni libro di Duuscia, finanzierà un progetto solidale in Kosmet.

AdD: Per chiudere, qualche iniziativa da parte della neonata Duuscia?

AA: A brevissimo pubblicheremo la data e il luogo della presentazione del primo volume, “Molto MI Piace”, che avverrà a Bologna, con la partecipazione di Paolo Rumiz, Carlin Petrini e Padre Andrej del Seminario di Prizren. I proventi del libro e della cena solidale che seguirà la presentazione, saranno devoluti all’acquisto di macchine agricole, per la fattoria Alpina delle Cucine Popolari a Prekovce.