Nonostante le festività celebrate e da celebrare, il gran numero di persone di rientro dai paesi dove sono emigrati, nella cittadina di Orahovac, è stato registrato l’ennesimo episodio di intolleranza. La comunità serba, ormai confinata lungo due strade dove sopravvivono non più di duecento persone, un numero veramente esiguo rispetto agli 8.000 abitanti di etnia serba, prima dei bombardamenti, ha visto andare a fuoco le abitazioni di Sretana e Misa Baljošević e del loro vicino Toma Baljošević.
L’intervento dei vigili del fuoco non ha messo in sicurezza gli immobili, che sono stati lasciati alle inclemenze del clima.
Ancora una volta, una comunità ridotta nel numero e nei servizi, ha dovuto subire un oltraggio.
Non è il modo migliore per salutare il nuovo anno, mentre Orahovac, dovrà fare a meno di altre due famiglie.
Così lo spopolamento continua in barba a qualsiasi tutela.
A parte il danno materiale, non sono stati segnalati feriti, mentre nell’enclave ognuno tiene in casa i propri figlioli, non fidandosi del clima surreale che si respira.