Nessuno decide dove nascere e in che condizioni. Quest’elementare presupposto viene spesso dimenticato e ciascuno di noi si cura veramente poco della posizione di privilegio che ha ottenuto semplicemente nascendo in un luogo.
Il piccolo Jovan Gogić è il più piccolo abitante di Velika Hoča, nato al villaggio, enclave serba di Kosovo e Metohija.
Papà Zlatko ventinove anni, mamma Dragana venticinque, la sorellina Helena di un anno e mezzo e poi lui, di appena tre mesi.
La storia di Zlatko e Dragana è quella di tanti ragazzi serbi dell’enclave. L’amore, la speranza di evadere, il tentativo a Belgrado, il sogno di una vita differente, la scoperta che la capitale può essere più crudele del villaggio, il ritorno, la mancanza di lavoro, la fatica del quotidiano.
L’umanità spesso va avanti così e il piccolo Jovan è venuto al mondo in una casa modesta di un onesto manovale. Zati lavora nei vigneti, a giornata, quando si può, quando il clima lo permette, quando c’è il lavoro.
Jovan è nato in una casa che non ha pavimenti, ma freddo cemento, il parquet che a questa latitudine si chiama patos, è un lusso e spesso nell’enclave si vive dell’essenziale.
Quando, come d’uso, abbiamo chiesto cosa potesse servire al piccolo Jovan, pensando a vestitini e pannolini, papà Zlatko ci ha risposto senza esitazioni: il pavimento.
Questo è stato il regalo che la nostra Associazione ha fatto al più giovane abitante di Hoča, un pavimento che possa trattenere calore e restituire dignità a un’abitazione.
Vi racconteremo dell’avvenuta posa non appena si provvederà, per adesso un sorriso di speranza all’intera famiglia.