È stata una grande emozione, poter ospitare il nostro amico Simone Cristicchi e la cara Elisabetta Salvatori, per qualche giorno in Kosovo e Metohija. Sono stati giorni intensi, alla scoperta della spiritualità ortodossa e dei problemi materiali che si incontrano nelle enclavi.
“Dobbiamo fare qualcosa per questa gente” è stato il pensiero ricorrente di Simone e proveremo nel futuro a dar corso a quest’impegno.
Il primo regalo, per tutti noi, è questa poesia che Simone ha vergato sul libro degli ospiti del Monastero e che condividiamo con gioia con tutti gli amici di Dečani.
Qui dove il cuore tace
cullato dal silenzio
che profuma di antico
dove anche i passi più svelti
hanno la grazia di colomba
come su un’isola sperduta
come sasso nel deserto, intravedi
l’armonia di un canto senza voce
l’universo in un battito di ali
L’infinito in un guscio di noce.
O monastero di pace, carezza di vento
sigillo del non-tempo sul tempo
antenna d’amore eterno
che irradia i suoi raggi sul mondo
spirito che risuona fra le fronde
battendo la musica di ogni cammino
sei respiro ad ogni passo
per il pellegrino
tra le tue mura proteggi
il segreto di ogni destino.