Le Vie dell’Arte

Tra i percorsi di Kosovo e Metohija che la nostra Associazione propone, è appena terminato il viaggio di studio “Le Vie dell’Arte”. Trentasette viaggiatori, con la direzione scientifica del Prof. Valentino Pace dell’Università di Udine e la pianificazione logistica del dott. Mario Salzano di Amici di Decani, hanno attraversato le terre di Kosovo alla ricerca di suggestive testimonianze artistiche e culturali.

Il viaggio ha toccato i luoghi simbolo della spiritualità ortodossa, i monasteri di Gracanica, Sokolica, Banjska, Pec, Decani, Santi Arcangeli, esplorando testimonianze archeologiche interessanti, quali la città  romana di Ulpiana e gli scavi di Nova Brdo, il campo di battaglia di Kosovo polje, il mausoleo del Sultano Murad, ha visitato il Museo Archeologico e quello Etnografico di Pristina, si è immerso nella realtà urbana della capitale, in quella satura di tensione di Mitrovica e nelle atmosfere multietniche di Prizren, oltre che nelle enclavi serbe di Kosovo e Metohija, come Velika Hoca, la Montalcino dei Balcani.

Partecipanti di altissimo profilo culturale, quali le professoresse Jolivet Levy, Von Falkenausen, Falla, Acconci, i professori Pace e Bacci, hanno illustrato con amore e perizia tutti i luoghi visitati, a una variegata compagnia di studiosi provenienti da università italiane ed europee.
Con il patrocinio d’importanti istituzioni, il Ministero degli affari esteri, l’Unesco, la Diocesi di Raska Prizren, il Cnr, l’Osce e l’Arma dei Carabinieri, si sono svolti anche due convegni, al Monastero di Decani e al Seminario di Prizren, animati oltre che dai già citati professori Valentino Pace dell’Università di Udine e Catherine Jolivet Levy della Sorbona di Parigi, da Monika Bulaj, fotografa ed antropologa e Donatella e Carlo Giantomassi, eccellenze mondiali nel campo del restauro.
A fare gli onori di casa, sono stati l’Igumeno Sava, l’Ambasciatore d’Italia in Kosovo, S.E. Michael Giffoni e il pro rettore del Seminario di Prizren, il Protosingele Andrej.

I convegni hanno dato interessanti spunti di riflessione a tutti i partecipanti e gli atti, saranno presto trascritti e pubblicati, in un progetto editoriale che prevede anche gli atti dell’incontro di dicembre, svolto a Pordenone con il Prof. Cacciari.

Il clima di fraterna amicizia, che ha contraddistinto le giornate trascorse insieme, è stato scandito da momenti gioiosi e commoventi.
E’ stato un privilegio, poter viaggiare attraverso le stupende immagini di Monika Bulaj o assaporare l’emozione della prof.ssa Marina Falla dell’Università del Salento al cospetto dell’immagine della Bogorodica Ljeviska, a lungo studiata e comparata con simili rappresentazioni nella testimonianza pittorica medievale del meridione italiano.

La nostra associazione ringrazia le decine di volontari che hanno dato corpo a quest’esperienza, Svetlana Stevic di Majka devet Jugovica (Cucine popolari), il Prof. Kemal Ljuci del Museo di Pristina, i drivers, le semplici persone che con amore e dedizione ci hanno ricevuto nelle loro case.

Un sentito ringraziamento va ai Carabinieri MSU di Pristina, per l’impeccabile ospitalità e il sostegno alle nostre iniziative, al Comandante, Col.  Mario Di Iulio e al Tenente Colonnello Michele Salvo.
Un grazie speciale al dott. Marco Ferrazzoli del Cnr, che ha coordinato l’ufficio stampa delle manifestazioni, consentendone la visibilità.

Non esistono parole, per ringraziare tutte le comunità monastiche serbo ortodosse, che ci hanno accolto in questo viaggio di conoscenza, per esprimere la nostra più profonda gratitudine a Sua Grazia, il Vescovo di Raska Prizren Teodosije, che con la Sua paterna benedizione ha reso possibili questi momenti.