Così la chiama Laur, “my next life”, la mia prossima vita. Una vita dove potrà finalmente camminare senza dolore, con le gambe dritte.
Per riuscire a raggiungere questo risultato è stato necessario il programma di solidarietà “Docs for KiM” che ha individuato il suo caso come particolarmente importante e ha costruito tutto quel che è venuto dopo.
Un delicato intervento chirurgico di raddrizzamento delle ossa, immobilità, fisioterapia, riabilitazione, e rieducazione motoria, una permanenza in Italia di oltre dieci mesi.
Adesso si intravvede la fine del tunnel, Laur riesce a camminare tre ore al giorno, ancora con l’ausilio di speciali stampelle, altri due mesi e il nostro grande ragazzo di Kosovo e Metohija, sarà pronto a tornare a casa, sulle proprie gambe.
Un ringraziamento di cuore a tutto il personale medico e paramedico che ha assistito Laur con professionalità ed amore, anche nei terribili giorni del Covid e del lockdown.
Ai prof. Zuccotti e Andreacchio, ai dott. Dilillo e Colombo.
A tutti i volontari che hanno sostenuto questo progetto, con l’impegno finanziario e con il sentimento, alle famiglie Giorgioni, Semeraro e Zdravković, che con la loro generosità permettono l’esistenza degli ambulatori Docs for KiM in Kosovo e Metohija.
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