Tre giorni di lavoro intenso hanno caratterizzato la nuova missione solidale Docs for KiM in Kosovo e Metohija. Una equipe composta da pediatri, gastroenterologi, nutrizionisti, fisiatri ha visitato le enclavi di Gorni Kusce, Pasjane e Ranilug.
“È stato impegnativo ma sono molto soddisfatto”, ci racconta il dottor Dario Dilillo, responsabile della missione. “Abbiamo visitato oltre cinquanta bambini con patologie significative, ci siamo applicati per dare sollievo e forza a tutte quelle famiglie che si sono rivolte a noi. Ci siamo coordinati con i colleghi del territorio, sperimentando la fondamentale importanza di fare rete comune per il migliore esito delle future missioni”.
“Sono tornata in Kosovo dopo quarant’anni – ci confida emozionata la professoressa Brankica Pavić – mi sono occupata principalmente del piccolo Uroš, del suo sviluppo quotidiano e della necessità di consapevolezza di cui abbisognavano i suoi genitori. L’ospitalità della gente di Kosovo e Metohija è rimasta meravigliosa proprio come la ricordavo”.
“È stata un’esperienza significativa – così Antonella Conti, manager della O.B.M. onlus, partner del progetto Docs for KiM – Abbiamo registrato tante necessità, che ci impongono di dare continuità a questa nostra azione con impegno e gioia rinnovati”.
La nostra associazione ringrazia di cuore i medici Raffaella De Santis, Francesca Riccaboni, Andrea Biuso, Nicolò Garancini e il nutrizionista, veterano di Kosovo, dottor Giorgio Martini.
Più forte delle cancellazioni degli aerei, delle difficoltà logistiche, della stanchezza e del severo impegno quotidiano è stata la volontà di offrire quel tocco umano, che è la medicina più potente per avvicinarsi a chi soffre in silenzio.