Per un tragico incidente, &egrave;&nbsp;precipitato l&#39;elicottero su cui viaggiava, in volo d&#39;addestramento, il generale &nbsp;Giangiacomo Calligaris privando l&#39;esercito italiano di uno dei suoi elementi pi&ugrave; rappresentativi e noi tutti di un caro amico.
Nato a Napoli il 2 novembre 1956, due lauree ed un master, il Comandante&nbsp;Calligaris proveniva dal 156mo corso dell&#39;accademia militare. Noi tutti ricordiamo la sua profonda umanit&agrave; nella partecipazione alla missione&nbsp;&quot;Joint Guardian&quot; in Kosovo e la disponibilit&agrave; verso la nostra associazione&nbsp;nel periodo&nbsp;di comando del COI.
Stringendoci&nbsp;alla famiglia, rivolgiamo un ultimo commosso saluto, al gentiluomo, al soldato di&nbsp;pace,&nbsp;all&#39;amico.
&nbsp;

Addio Comandante

&ldquo;L&rsquo;avvento di Ges&ugrave; Cristo, Salvatore dell&rsquo;umanit&agrave;, deve essere il perno della nostra vita, confidare nella Sua promessa salvifica, amare gli altri, essere compassionevoli con i pi&ugrave; deboli, rappresenta l&rsquo;unica via possibile per la Giustizia e la Salvezza&rdquo;. Cos&igrave; Padre Sava, Igumeno del Monastero di Decani e Vice Presidente della nostra associazione, ha esordito nella sua omelia natalizia. 
	La Chiesa colma di fedeli e visitatori, raccolta nella semplicit&agrave; dell&rsquo;Avvento, era impregnata di quella mistica atmosfera che Decani riesce a trasmettere. 
	&ldquo;Desidero inoltre ringraziare tutti coloro che spendono il loro tempo e le loro risorse &ndash; ha continuato Padre Sava - per aiutare la gente di Kosovo e Metohija che si trova in difficolt&agrave;, un popolo intero in debito di speranza, esseri umani che affrontano ogni giorno la povert&agrave;, la malattia e la fame. A tutti questi volontari va la mia gratitudine, in particolare alla comunit&agrave; italiana che si spende da anni in un lavoro infaticabile. A tutti loro, giunga il sincero ringraziamento del Monastero di Decani, della fratellanza e la mia personale benedizione&rdquo;. 
	 
	Le parole dell&rsquo;Igumeno Sava, non fanno che motivarci di pi&ugrave;, riconoscendo l&rsquo;alto magistero spirituale della persona e l&rsquo;onest&agrave; intellettuale. 
	 
	Il meraviglioso e raccolto Natale di Decani, &egrave; stato purtroppo disturbato da ci&ograve; che &egrave; accaduto a Djakovica, ad appena 20 kilometri dal Monastero. 
	 
	Due autobus provenienti dalla Serbia centrale, pieni di pellegrini che desideravano trascorrere le festivit&agrave; natalizie presso il locale monastero, uomini, donne bambini ed anziani, sono stati aggrediti da centinaia di manifestanti inferociti, armati di pietre e spranghe. 
	Agli autobus &egrave; stato impedito di entrare in citt&agrave;, sono stati oggetto di sassaiole e si conta qualche ferito seppur leggero. 
	Non abbiamo n&eacute; cuore n&eacute; voglia di commentare l&rsquo;ennesimo episodio d&rsquo;intolleranza contro i cristiani ortodossi, da parte di esagitati estremisti albanesi, lasciamo che a farlo siano le esclusive immagini dell&rsquo;aggressione. 
	 
	L&rsquo;unico contributo che ci sentiamo di trasmettere dal nostro sito, &egrave; quello di sollecitare una riflessione, specialmente da parte delle forze internazionali di pace, che sempre pi&ugrave; spesso alludono al Kosovo, come a un paese pacificato. 
	 
	Desidereremmo che assieme alle ovvie motivazioni politiche ed economiche, che inducono a queste dichiarazioni, quando si parla di ritiro dei contingenti, fine delle missioni o normalizzazione del teatro operativo, si tenessero ben presenti queste immagini, registrate il sette gennaio duemila quattordici, dopo quindici anni di missione di pace, perch&eacute; in futuro, nessuno possa permettersi l&rsquo;alibi degli stolti: &ldquo;noi non sapevamo&rdquo;, &ldquo;noi non avevamo capito&rdquo;.

Natale di Kosovo

Il giorno del Badnjak, ovvero il taglio rituale della quercia, apre le celebrazioni natalizie nella cultura e tradizione serba. 
	Anche quest&rsquo;anno la nostra Associazione ha partecipato al taglio del Badnjak del Monastero di Decani. Kevin Porta, il nostro pi&ugrave; giovane volontario (15 anni), sveglio con le prime luci del giorno, ha aiutato Padre Isaija nella ricerca, taglio e trasporto del Badnjak dal bosco alla Chiesa del Monastero.. 
	Come ormai accade da quattro anni, Amici di Decani ha sostenuto il tradizionale dono dei maialini, la pietanza natalizia per eccellenza, alle famiglie indigenti delle enclavi. 
	Girando le enclavi di Kosovo e Metohija, i nostri Anna e Kevin, hanno avuto modo di visitare le famiglie pi&ugrave; povere, portando un segno d&rsquo;amicizia e una parola di speranza. 
	&ldquo;Il calore con cui questa gente ci accoglie &ndash; ha raccontato la nostra responsabile dell&rsquo;ufficio di segreteria, Anna Murgia &ndash; &egrave; un&rsquo;esperienza commovente che riempie il cuore e fa da stimolo e motore perch&eacute; il nostro lavoro non si fermi, ma progredisca e sia sempre migliore&rdquo;.

Badnji dan

&ldquo;E&rsquo; il cibo, il sedersi a tavola, il condividere un desco, che accomuna uomini diversi e disegna la possibilit&agrave; d&rsquo;un dialogo, &egrave; una grammatica universale, come la musica&rdquo; sono le ispirate parole di Paolo Rumiz, che aprono un bellissimo intervento, per la presentazione del libro di Silvia Battistini, Molto mi piace &ndash; Gastronomia serba in terra di Kosovo (Duuscia Edizioni &euro; 13,00). Cos&igrave; l&rsquo;incontro di Bologna ha il proprio inizio, in una sala seicentesca, austera e affascinante, &ldquo;prestata&rdquo; con antica cortesia, dalla Legione Carabinieri dell&rsquo;Emilia Romagna alla nostra associazione.
&ldquo;La mia riflessione sulla cucina &ndash; racconta Silvia Battistini &ndash; nasce da un&rsquo;esperienza reale, quella fatta con Svetlana Stevic presso le Cucine popolari, con chi si misura ogni giorno per rendere meno dura la vita delle persone in stato di bisogno, facendolo con amore, senza distanza&rdquo;.
E&rsquo; Padre Andrej, del Monastero di Decani, che precisando il rapporto di simpatia e amicizia che lega il Monastero all&rsquo;Italia, descrive il cibo, ancora una volta, come elemento di contatto e scambio tra culture diverse. &ldquo;E&rsquo; importante che la vendita del libro finanzi le Cucine Popolari &ndash; continua il pro rettore del seminario di Prizren &ndash; noi abbiamo bisogno dell&rsquo;attenzione dell&rsquo;occidente e che tutti i nostri amici si ricordino di noi&rdquo;.
&ldquo;A pochi di metri da qui &ndash; continua Rumiz, che ha prefatto alla sua magistrale&nbsp;maniera il&nbsp;volume &ndash; c&rsquo;&egrave; la tomba di Luigi Ferdinando Marsili, lo scienziato bolognese che disegn&ograve;, attraverso il trattato di Carlowitz, per l&rsquo;impero asburgico, i confini pi&ugrave; duraturi e coerenti con i Turchi. Molti diplomatici del tempo sostennero che l&rsquo;abilit&agrave; del Marsili, fu quella di dosare le diverse esigenze culinarie, rispettandole tutte (avendo conosciuto e sperimentato in due anni di prigionia, la &ldquo;gastronomia&rdquo; e la cultura turca) e consentendo ai negoziati, nei momenti pi&ugrave; nervosi, di &ldquo;scaricarsi&rdquo; a tavola o nei momenti di stanca di &ldquo;caricarsi&rdquo; col rito del caff&egrave;.
Suggestioni e storie che si rincorrono, tenendo incollato un pubblico numeroso e attento, che si commuove all&rsquo;emozionata descrizione dell&rsquo;autrice, sul rapporto che l&rsquo;ha legata alle &ldquo;sue cuoche&rdquo;. 
	&ldquo;Sono stata accolta in uno dei luoghi pi&ugrave; impenetrabili di una casa &ndash; racconta Silvia &ndash; che &egrave; la cucina. Sono entrata in punta di piedi, sono uscita con un rapporto di amicizia che sempre mi legher&agrave; a queste donne, Dana Petrovic, Jasmina Curcic, Svetlana Stevic e le mie impagabili interpreti Lirije Lili Shala e Katarina Lazic. Questo libro &egrave; un lavoro corale ove ciascuno ha avuto la possibilit&agrave; e il merito di aggiungerne un tassello, per consegnarlo infine, al certosino lavoro dell&rsquo;amico Alfonso Fraia, che l&rsquo;ha immaginato e impaginato con amore ed eleganza&rdquo;.
Un brevissimo video (<a href="http://youtu.be/7LeUjdQ9POA">clicca qui per vederlo</a>) ha cercato di introdurre i partecipanti al mondo delle Cucine Popolari in Kosovo e Metohija, cos&igrave; difficile da spiegare a chi non l&rsquo;ha sperimentato con i propri occhi.
Al termine della presentazione, la nostra associazione ha voluto celebrare due &ldquo;vecchi amici&rdquo;, con un particolare riconoscimento. 
	Padre Andrej, ha conferito il titolo di Socio Onorario al T. Col. Vincenzo Giglio, gi&agrave; comandante del Battaglione MSU dei Carabinieri di Pristina, mentre Paolo Rumiz lo ha consegnato alla regista radiofonica della Rai, Roberta Di Casimirro <a href="http://www.amicididecani.it/chi-siamo/soci-onorari">(leggi qui le motivazioni).</a>
La serata si &egrave; avviata alla propria conclusione con una succulenta cena serba, frutto della collaborazione delle tante amiche prestate alla cucina, Silvia, Alessandra, Katarina, Dana, Jasmina. 
	Nel corso della cena, allietata dall&rsquo;eccellente rakija di Velika Hoca e da un sempre squisito ajvar doc, Cristina Di Cocco, nostra socia fondatrice, ha premiato gli amici&nbsp;Michele Salvo e Dejan Kusalo, per l&rsquo;eccellente lavoro svolto con i Trasporti Solidali.
Siamo appena all&rsquo;inizio della promozione di Molto mi Piace in Italia e stiamo gi&agrave; ricevendo numerose richieste di presentazione, delle quali vi terremo informati.
Molto mi Piace 
	Gastronomia serba in terra di Kosovo 
	di Silvia Battistini 
	Duuscia Edizioni, pag. 160 &ndash; euro 13,00 
	Il ricavato della vendita del volume, finanzia i progetti solidali delle Cucine Popolari in Kosovo e Metohija.

Molto mi piace a Bologna

Con l&rsquo;approdo a Durazzo e il trasferimento al&nbsp;terminal doganale di Pristina in Kosovo, il Trasporto Solidale 2.0 &egrave; giunto al proprio naturale epilogo. Un tir con rimorchio di 18 metri, ha viaggiato per 8 giorni in Italia, caricando aiuti umanitari da destinare alle persone in stato di necessit&agrave;. Siamo riusciti, grazie ad una catena virtuosa e sensibile, a raccogliere oltre 10.000 kilogrammi di prodotti, i pi&ugrave; diversi, ma ugualmente importanti per migliorare le condizioni di vita in Kosovo e Metohija.
Presidi medico chirurgici, attrezzature diagnostiche di qualit&agrave;, generi alimentari, abbigliamento, giocattoli, materiale didattico, prodotti per l&rsquo;edilizia. Sostegni ricevuti in dono dai soggetti pi&ugrave; disparati, enti pubblici, associazioni, cos&igrave; come semplici amici animati da un senso di solidariet&agrave; che fortunatamente rimane ancora forte nel nostro Paese. 
	Hanno contribuito tutti, di tutte le et&agrave;. Da Camilla, 82 splendidi anni, toscana di Scarperia, con le sue bellissime coperte patchwork, ad Isabelle, veneta-canadese di 8, che ha inviato le sue Barbie, a giocare con le bambine di Kosovo e Metohija. 
	Siamo certi, che i trasporti solidali, possano rappresentare un nuovo modo di sviluppare amicizia e contatti tra le persone di buona volont&agrave;. Noi, nonostante le molte avversit&agrave;, ce la metteremo tutta.
Amici di Decani e Now-Italia ringraziano particolarmente:
il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Danilo Errico, il Comandante della Brigata Pinerolo, Gen. Stefano Del Col, il T. Col. Antonio D&rsquo;Angella, senza la loro determinazione di gentiluomini e soldati di pace, quest&rsquo;operazione non si sarebbe concretizzata. 
	Il Direttore del Dipartimento per i trasporti, la navigazione e i sistemi informativi e statistici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Dott. Paolo Sangiorgio, l&rsquo;integrit&agrave; di funzionario non ha mai intaccato la disponibilit&agrave; e l&rsquo;umanit&agrave; della persona, che in ogni momento ha supportato la nostra azione, motivandoci e spronandoci a fare meglio. 
	Padre Ambrogio Cassinasco, per la sua paterna benedizione al varo di quest&rsquo;avventura e per una traversata adriatica, condivisa con gioia.
Si ringraziano inoltre:
la Brigata meccanizzata PINEROLO di Bari, la SMOM Associazione Medico Odontoiatrica nel Mondo, Love Onlus, Pianzola Olivelli onlus, l&rsquo;Ordine Nazionale dei Dottori Commercialisti, la Provincia Autonoma di Trento, la Pozzi Ginori S.p.a., la CONAD di Calenzano, FantAmbiente di San Vito al Tagliamento, La Ronda della Carit&agrave; di Verona, Rosanna e Antonello dell&rsquo;agenzia marittima BA.MA.S di Bari, l&rsquo;agenzia Adria Ferries Santelia del porto di Bari.
e gli amici che hanno condiviso, in spirito e materialmente, un tratto di strada:
Damiano Del Gigante, Giuseppe Speranzi, Fabio Franceschini, Lorraine Borgo, Giorgio Lo Brutto, Renato Paoli, Paola Coser, Maria Grazia, Luca Pellegrini, Rino Allegro, Lieta Zanatta, Dejan e Marijana Kusalo, Roberto Natali, Giorgio Martini, Matteo Zocca, Alessandra Andreani, Anna Murgia, Katarina Lazic, Davide Braz Brazzelli, Tommaso Pini, Maurizio Scarpa, Gianfranco Tavazzi, Paolo Palermo, Fabio Crotti, Rita Figgiaconi, Michele Salvo, Cristina di Cocco, Roberta di Casimirro, Giovanni Cocco, Fortunato Liegi, Mariana del porto di Durazzo e tutti gli agenti della Polizia Stradale che ci hanno fermato per un controllo (8 volte) e sono sempre stati cortesi e compresivi.

Ts_2.0 A DESTINAZIONE

Il tradizionale incontro con conseguente cena solidale, che la nostra associazione promuove nel mese di dicembre, quest&rsquo;anno si svolger&agrave; a Bologna, e sar&agrave; focalizzato sulla presentazione del libro di Silvia Battistini &ldquo;Molto mi Piace &ndash; Gastronomia serba in terra di Kosovo&rdquo; edito da Duuscia Edizioni.
L&rsquo;incontro si terr&agrave; sabato 14 dicembre 2013, ore 17.30, alla Sala Scantamburlo, Piazzetta Santa Maria dei Servi 3, in Bologna. 
	Interverranno: Paolo Rumiz, Carlo Petrini, Silvia Battistini, Padre Andrej del Seminario di Prizren, Svetlana Stevic delle Cucine Popolari.
Per garantire il posto a tutti gli amici che vorranno partecipare, &egrave; necessario ricevere una prenotazione all&rsquo;indirizzo mail moltomipiace@amicididecani.it o telefonare al numero 335.8737354. 
	L&rsquo;ingresso in sala sar&agrave; regolato da una lista di accesso.
A seguire si svolger&agrave; una cena solidale (costo 35 euro a persona) a base di pietanze della tradizione gastronomica serba, presso il ristorante La Scuderia, Piazza Verdi n&deg; 2. 
	Potremo quindi verificare immediatamente i suggerimenti di Silvia in chiave gastronomica.
La prenotazione &egrave; obbligatoria, la si pu&ograve; effettuare&nbsp;telefonando al numero 335.87.37.354 o scrivendo una mail, all&rsquo;indirizzo moltomipiace@amicididecani.it
Il ricavato della serata e la vendita del libro,&nbsp; finanzieranno l&rsquo;attivit&agrave; delle Cucine Popolari di Prekovce in Kosovo e Metohija.
Vi attendiamo numerosi!

TUTTI A BOLOGNA

Ancora in viaggio. Il nastro solidale che lega l&rsquo;Italia al Kosovo non si ferma e ieri &egrave; partito il secondo trasporto solidale di quest&rsquo;anno. Con Dejan alla guida e la speciale benedizione di Padre Ambrogio Cassinasco, parroco della Chiesa ortodossa russa a Torino in visita al Monastero di Decani, un camion con rimorchio ha lasciato la sede dell&rsquo;Eparhija di Raska Prizren alla volta dell&rsquo;Italia.
L&rsquo;obiettivo, come sempre, &egrave; quello di recuperare i beni di prima necessit&agrave;, assolutamente fondamentali per consentire di affrontare l&rsquo;inverno, a comunit&agrave; e persone in stato di necessit&agrave;. 
	&ldquo;Ricordo quanto era difficile organizzare negli anni scorsi un invio di aiuti al monastero di Decani &ndash; ci racconta Padre Ambrogio che ha attivamente&nbsp;preso parte al varo della missione &ndash; un camion come questo era pura utopia. Ora che le vie di comunicazione sono facilitate e ci sono i mezzi, dobbiamo cambiare l&rsquo;idea stessa dei nostri aiuti, sia per qualit&agrave; sia per volumi. &Egrave; il momento giusto per attivarci e per coinvolgere la pi&ugrave; ampia rete dei nostri contatti.&rdquo;
Il piano di viaggio di Trasporto Solidale 2.0 &egrave;:
Gioved&igrave; 28/11/13 Durazzo (Albania) - Bari 
	Venerd&igrave; 29/11/13 Bari &ndash; Gaeta - Firenze 
	Sabato&nbsp; 30/11/13 Pordenone 
	Luned&igrave; 02/12/13 Trento &ndash; Busto Arsizio 
	Marted&igrave; 03/12/13 Varese - Milano 
	Mercoled&igrave; 04/12/13 Milano &ndash; Cilavegna - Roma 
	Gioved&igrave; 05/12/13 Benevento &ndash; Bari - Durazzo
Qualsiasi aiuto &egrave; benvenuto, se vuoi orientare il tuo contributo, i prodotti di maggiore necessit&agrave; sono i seguenti: 
	Tonno in scatola 
	Carne in scatola 
	Legumi in scatola 
	Pasta 
	Olio di semi 
	Nutella conf. da 350 gr 
	Abbigliamento invernale 
	Coperte
Per qualsiasi informazione, t&rsquo;invitiamo a contattare direttamente la nostra segreteria 335.87.37.354 o inviare un messaggio alla nostra pagina <a href="https://www.facebook.com/amicididecani">Facebook</a>

trasporto solidale 2.0

Siamo assolutamente sicuri, che il web rappresenti oggi, uno strumento d&rsquo;informazione formidabile. Ma &egrave; anche vero che alle volte si sente il desiderio di lasciare &ldquo;sulla carta&rdquo;, delle sensazioni, esperienze, immagini, che ci permettano di accarezzarle con cura. Con questa &ldquo;mission&rdquo; &egrave; nata Duuscia Edizioni, la casa editrice della nostra Associazione. 
	Cercare di stampare libri che rappresentino il nostro lavoro in Kosovo e Metohija &egrave; l&rsquo;obiettivo che ci siamo prefissi. 
	A condividere quest&rsquo;avventura, abbiamo coinvolto la nostra amica e socia, Alessandra Acconci, chiedendole di assumere la direzione editoriale della neonata casa editrice. 
	Alessandra &egrave; una storica dell&#39;arte che vive e lavora a Roma. Si interessa principalmente di storia dell&#39;arte medievale collaborando con riviste scientifiche; in passato si &egrave; occupata di divulgazione culturale pubblicando articoli di interesse storico artistico e archeologico sulle pagine del mensile &quot;Archeo&quot; e sul quotidiano l&#39;Avvenire. Ha preso parte a numerose campagne di scavo in Giordania per conto dello Studium Biblicum di Gerusalemme, a ricognizioni e prospezioni in Israele e in Caria. Recentemente ha preso parte all&#39;edizione dei quattro volumi dedicati al Medioevo della &quot;Storia della Civilt&agrave; europea&quot; a cura di Umberto Eco, pubblicata dalla casa editrice Encyclomedia Publisher. 
	 
	In una breve intervista, le ragioni e gli obiettivi di Duuscia Edizioni 
	 
	Amici di Decani: Alessandra, per rompere il ghiaccio, partiamo proprio del nome, perch&eacute; Duuscia e cosa significa?
Alessandra Acconci: Duuscia &egrave; la traslitterazione di una formidabile parola della lingua serba, forse la pi&ugrave; bella e musicale, che vuol dire anima. Probabilmente la scrittura italiana corretta sarebbe Duscia, ma abbiamo voluto inserire la doppia &ldquo;u&rdquo;, proprio per cercare di rendere al lettore italiano, la melodia dolcissima che i serbi cantano, pronunciando la parola. E poi Duuscia come un sussurro, come l&rsquo;anima necessaria a realizzare ci&ograve; che si ama.
 
	AdD: Quali sono gli obiettivi di Duuscia Edizioni?
AA: Pubblicare da quattro a sei volumi l&rsquo;anno, cercando di rendere fruibile al lettore italiano, ma anche a quello serbo, l&rsquo;atmosfera che si respira in Kosovo e Metohija. Quest&rsquo;anno inizieremo con &ldquo;Molto Mi Piace &ndash; Gastronomia serba in terra di Kosovo&rdquo; di Silvia Battistini, un reportage appassionato sulle formidabili pietanze che si possono gustare in Kosmet, con una prefazione di sublime bellezza letteraria, del nostro Presidente Paolo Rumiz.
Proseguiremo poi con un libro fotografico sull&rsquo;esperienza del workshop della scorsa estate a Velika Hoca, curato dalla scrittrice e fotografa Monika Bulaj e poi ancora due testi per fine anno, uno sulla storia recente di Kosmet e l&rsquo;altro sulla rinascita &quot;miracolosa&quot; di un&rsquo;opera d&rsquo;arte medievale. I progetti sono tanti e abbiamo molte opportunit&agrave; dalle quali trarre ispirazione: le fotografie meravigliose di Giovanni Cocco, le conferenze di Massimo Cacciari, le suggestioni di Paolo Rumiz, Valentino Pace e Salvatore Settis. Siamo certi che il lavoro non mancher&agrave;. 
	 
	AdD: Alessandra, la tua vita professionale &egrave; molto densa, cosa ti ha portato ad accettare la proposta di occuparti di Duuscia?
AA: Un obiettivo che corrisponde alla scommessa di realizzare per un vasto pubblico materiale culturale apprezzabile secondo diversi gradi di approfondimento: una proposta orientata a far convergere passioni culturali, strategie comunicative e impegno sociale.&nbsp; 
	 
	AdD: Come si potranno acquistare i libri che Duuscia Edizioni pubblicher&agrave;?
AA: Duuscia &egrave; una casa editrice con personalit&agrave; giuridica riconosciuta in Italia, Serbia e Kosovo. I nostri libri saranno disponibili sui principali rivenditori di e-commerce, Ibs, Amazon etc, cos&igrave; come nelle librerie Feltrinelli, oltre che, ovviamente, nel nostro sito. Ogni libro di Duuscia, finanzier&agrave; un progetto solidale in Kosmet. 
	 
	AdD: Per chiudere, qualche iniziativa da parte della neonata Duuscia?
AA: A brevissimo pubblicheremo la data e il luogo della presentazione del primo volume, &ldquo;Molto MI Piace&rdquo;, che avverr&agrave; a Bologna, con la partecipazione di Paolo Rumiz, Carlin Petrini e Padre Andrej del Seminario di Prizren. I proventi del libro e della cena solidale che seguir&agrave; la presentazione, saranno devoluti all&rsquo;acquisto di macchine agricole, per la fattoria Alpina delle Cucine Popolari a Prekovce.

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